Le città dietro gli stadi, Cesena

di Benedetto Marchese

In una versione molto più innocua e provinciale di “Fedeli alla tribù” il panorama dietro alla tribuna di Cesena (temporaneamente adibita a “casa”) offre sedie di plastica piazzate con i primi caldi di maggio e lasciate fino a inizio ottobre, fazzoletti da sventolare per combattere un caldo improbabile e un pacifico disinteresse verso le tribolazioni dei foresti dirimpettai vestiti di un bianco e nero diverso dal solito.

John King invece scriveva: “Fanno vedere tutti i gol del campionato. Io sono stato su tutti quei campi e gli stadi li vedo in modo diverso dalle inquadrature del video. Per me sono delle città, colle loro strade, i pub, i negozi, la gente. Tutti i posti hanno il loro carattere. Fanno vedere l’Everton che le prende in casa sua e so che dietro alla tribuna piena di mangiagallette le strade sono tutte case a schiera, sembra un’altra epoca. Mentre il Villa taglia a fettine la difesa del Coventry io mi immagino il parco attaccato alla Holte End e i mattoni dell’ingresso principale del Villa Park. E mentre il Norwich rifila tre pere al West Ham mi viene da ghignare se vedo la strada dietro la tribuna dove io e Rod abbiamo preso la paga”.

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