Archivi tag: parallelamente

Mentina e ParallelaMente: c’è vita oltre il Festival

Festival della Mente 2015

(@dettobene)

“Il Festival della Mente? Bello ma una volta finito non resta nulla”. Di anno in anno questa considerazione si è sempre affermata come una delle più gettonate e realistiche sulla manifestazione che si è chiusa ieri a Sarzana dopo un’altra edizione baciata dalla presenza di migliaia di persone ma anche dal sole, visto che alla vigilia le previsioni meteo avevano costretto gli organizzatori ad allestire un efficiente piano b in caso di pioggia. I tre giorni della cultura sono invece filati via senza intoppi macroscopici accontentando tutti: dal Comune alla Fondazione Carispezia, fino a commercianti, pubblico e relatori – questi ultimi sempre piacevolmente sorpresi dall’attenzione che viene rivolta loro – ma registrando anche la crescita dei due eventi collaterali.
Da venerdì pomeriggio a ieri sera le strade cittadine hanno vissuto tutte le situazioni più tipiche: corse e code davanti alle location degli eventi, caccia compulsiva ai biglietti e ai posti (con momenti surreali come quello di sabato al Moderno dove l’ospite Adolfo Cerretti ha dovuto sedare un diverbio per una poltroncina) passando per l’affettuoso assedio al termine di ogni incontro per autografi e complimenti, con Massimo Recalcati costretto al bis e agli straordinari. Scene entrate ormai di diritto nel sommario di un festival che tradizionalmente pone con merito per tre giorni Sarzana al centro dell’agenda culturale italiana.
Ma la grande affluenza ha premiato anche la scelta dei due direttori Pietropolli Charmet e Benedetta Marietti di alzare ulteriormente l’asticella dei contenuti, concedendo le ormai ambite poltroncine del palco anche a volti meno noti al grande pubblico ma molto conosciuti nei rispettivi ambiti, segno tangibile dell’autorevolezza raggiunta dal Festival che, giunto al dodicesimo capitolo, procede in maniera autonoma avendo ormai tracciato un solco seguito da molti nel panorama delle manifestazioni nazionali.
Nell’edizione andata in archivio con 45mila presenze e nella quale si è però sentita la mancanza di luoghi come il chiostro di San Francesco e il Teatro Impavidi, il cui fascino resta insostituibile come evidenziato anche da Matteo Melley, l’aspetto più rilevante è emerso proprio in relazione alla considerazione iniziale: terminata la kermesse sul territorio resta qualcosa su cui lavorare. Lo ha confermato ad esempio la seconda edizione di ParallelaMente, programma collaterale fortemente voluto dall’assessore Accorsi e dal sindaco Cavarra per valorizzare artisti ed associazioni culturali del territorio sfruttando l’impareggiabile vetrina data dal festival maggiore. Ventuno appuntamenti con altrettante realtà che promuovono le arti tutto l’anno, coordinate nell’occasione dal lavoro di Massimo Biava ed Alessandro Picci. Due che hanno avuto l’ulteriore merito di averli perfettamente contestualizzati nel centro storico in piazzette, dimore storiche e spazi inaspettati, capaci di sorprendere gli stessi sarzanesi come i tanti visitatori abituati ad assistere a certe performance artistiche in ambiti prettamente urbani e con atmosfere molto differenti. Installazioni, teatro, danza, poesia e sfumature musicali diversissime fra loro hanno fatto emergere in modo ancora più netto rispetto all’anno scorso talento e vitalità di una scena culturale sulla quale Comune e Fondazione credono in modo lodevole visto che ParallelaMente avrà un’appendice autonoma il 28 e 29 novembre prossimi.

Diversa origine ma stesso risultato anche per il Festival della Mentina giunto alla sua terza edizione ed uscito con successo dal Lavoratorio Artistico di via dei Giardini fino a piazza De Andrè. In questo caso il merito è tutto dell’associazione Raso Terra e del collettivo guidato da Simone Ricciardi ma anche dell’assessorato alla cultura che ha dato da subito il proprio sostegno ad un’iniziativa quasi interamente autofinanziata e in grado di allestire un programma molto ricco. Dalla satira sfrenata dell’Espo riduttivo passando per il momento di riflessione sulla strage ferroviaria di Viareggio, la sorprendente esibizione dei Mechanics for Dreamers e il teatro di Astori e Tintinelli la ‘Mentina’ ha confermato il fermento creativo e culturale di una realtà che opera tutto l’anno in città e in provincia, con entusiasmo e passione tangibili nella festa conclusiva di ieri sera, e che come ParallelaMente ha anche il pregio di dialogare meglio con un pubblico più giovane.
A differenza di quello che accadeva fino a due-tre anni fa dunque la fine del Festival della Mente non coincide più con la brusca interruzione di una vita culturale che, al netto delle tante difficoltà, riesce ad avere un seguito grazie all’impulso dell’evento ma soprattutto all’energia e all’impegno di chi vive e lavora sul territorio ogni giorno. Qualcosa resta e non è poco.

(pubblicato su Cittadellaspezia il 7 settembre 2015)

Lascia un commento

Archiviato in Senza categoria