Dalla jungle a Camo & Krooked, la notte Hospitality alla Brixton Academy

di Benedetto Marchese

Due dj chiusi all’interno di una gabbia circolare i cui led illuminano i volti di cinquemila persone, un impianto che spinge bassi potentissimi e alle loro spalle il logo inconfondibile identico a quello stampato su centinaia di t-shirt all’interno dell’O2 Academy. E’ stato questo uno dei momenti più significativi della terza serata Hospitality a Brixton dello scorso 30 settembre, con il set del duo austriaco Camo & Krooked che ha catalizzato l’attenzione di un pubblico che anche in questa occasione, dopo il primo evento di dodici mesi fa ed il bis di aprile ha fatto segnare sold out con parecchi giorni d’anticipo. I giovani gioiellini della Hospital Records hanno fatto le cose in grande per battezzare l’uscita del loro “Cross the line”, secondo album personale ma primo con la label di Tony Colman e Chris Gross che in questo momento guarda tutti dall’alto nella scena drum and bass, in quanto a qualità delle uscite e successo delle serate che sempre più frequentemente stanno varcando i confini britannici per un marchio che è ormai una garanzia assoluta di divertimento.

Come già accaduto nelle due edizioni precedenti l’appuntamento londinese è stato scelto per il lancio di una nuova pubblicazione ma anche per riunire in un’unica serata tutti i dj dell’etichetta per più di sette ore ininterrotte di drum and bass a 360°, dalla jungle delle origini magistralmente raccolta nei sessanta minuti dell’ospite d’eccezione Dj Zinc, fino alle variazioni più attuali liquid e dubstep. Per nulla emozionati dal ruolo affidatogli, Camo & Krooked che già con il precedente “Above & Beyond” avevano dato prova del loro talento, hanno offerto un set brillante ed adrenalinico, composto essenzialmente dai nuovi brani ed impreziosito dalla presenza di Tc, Messy Mc e dalla scintillante Ayah Marar la cui voce ha accompagnato i due su “Cross the line” e “Watch it burn”, confermando le potenzialità della cantante in grande ascesa nel mondo dell’elettronica inglese.

Se gli ultimi arrivati in casa Hospital hanno dimostrato di meritare primi posti nelle classifiche ed ampio spazio sui media, non sono certo stati da meno i veterani del gruppo che in quindici anni di attività ha ridato slancio e visibilità al genere, grazie anche alla duttilità di produttori come Danny Byrd. Dietro ad una postazione con tastiere, drumpad e vocoder ha dato vita ad uno dei momenti più coinvolgenti della serata, con brani come “Tonight” e la splendida “Sweet Harmony”, andando bel al di là del dj set vero e proprio l’uomo di Bath ha regalato anche un’anticipazione di quello che sarà il seguito di ‘Rave digger’ con l’ottima “B.R.I.S.T.O.L”.

Un dj carismatico che dà sempre l’impressione di riuscire a far muovere anche le gambe più pigre con qualsiasi tipo di ritmo, caratteristica che accomuna anche London Elektricity. Quest’ultimo, accompagnato dal fido Mc Wrec, da buon padrone di casa anticipa l’esibizione di Camo e Krooked racchiudendo in sessanta minuti i molteplici aspetti di suoni e melodie ordinate in sequenze raffinate e sempre sorprendenti. Richiami minimali in stile Med School (altro ramo della label), estratti dall’ultimo ‘Yikes!’, classici da brividi come “Your side” di SPY e sorprese assolute come “Rolling in the deep” di Adele o ancora “Live and let die” di Paul McCartney che sbuca dal nulla dopo un ingnorantissimo pezzo dubstep. Tutto totalmente inaspettato ma allo stesso tempo travolgente, come “Hold On” di Rusko che improvvisamente lascia spazio alla voce di General Levy di “Incredible” accolta con un boato dalla sudatissima massa di corpi sotto al palco.

Quando Colman conclude il suo set l’Academy è ormai piena all’inverosimile: se all’esterno Brixton porta ancora i segni dei riots di agosto, dentro l’O2 il clima è di festa assoluta con i ravers in perpetuo movimento, dall’enorme pista ai corridoi dove sono posizionate altre due consolle, fino alla balconata superiore dove le poltroncine permettono alcuni minuti di riposo fra un set e all’altro. Sono passate da un po’ le due quando ai piatti si presenta Netsky, il talentino belga che nel giro di un anno è diventato uno dei dj più richiesti e seguiti del roster Hospitality. Merito del dirompente ed omonimo album d’esordio, riproposto in parte nell’occasione con la complicità del sempre impeccabile Mc Dynamite, il quale si presenta chiedendo “un pezzo estivo” e ricevendo in cambio “Jammin” di Bob Marley. L’applauditissimo omaggio al re del reggae dà il via ad un set molto eclettico nel quale trovano posto anche Snoop Dog ed Eve con “Let me blow ya mind” ma anche sonorità tipiche del giovane produttore che chiude con la recente e raffinatissima “Lotus Symophony” lasciando la scena ad High Contrast.

La silhouette del riccioluto gallese, in assoluto uno dei migliori di sempre nella storia della drum and bass, è inconfondibile anche dall’ultima fila della pista, ma lo è ancora di più il tocco raffinatissimo di mister Lincoln Barrett che inizia dalla fine, ovvero dal freschissimo singolo “The first note is silent” realizzato con Underworld e Tiesto e del quale lui stesso ha curato il video uscito in questi giorni.

Diecimila mani al cielo celebrano il successo di un singolo che anticipa il nuovo, attesissimo album, di colui che forse più di tutti racchiude l’essenza di uno stile che va molto oltre il concetto di intrattenimento, colpisce al cuore e trasmette emozioni vere che da sole valgono il prezzo del biglietto o di un viaggio andata e ritorno dall’Italia.

Un’ora di musica che Dynamite asseconda con esperienza anche nei passaggi sull’immancabile “If we ever”, la nuova “Fearful symmetry” o su un classicone dance come “Show me love” rivisitato dallo stesso High Contrast, il quale sceglie accuratamente inserti vocali e citazioni che trovano la perfetta rappresentazione nell’inedita e magnifica “Wish you where here” e nel finale dedicato a “Teenage wasteland” degli Who.

Uno spirito che è poi quello della Hospital che si rinnova allargando i propri orizzonti senza mai perdere quello subito riconoscibile, che può permettersi un evento di questo tipo e che a Brixton si gioca l’ultima carta vincente con Nu:Tone e Logistics per dare l’ultimo scossone emozionale a quei cinquemila che non smettono di ballare. Sudore e sorrisi in una caldissima e magica notte di settembre.

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