Archivi tag: creatività

Calligrafia e creatività, Luca Barcellona al Festival della Mente

Immagine

(@dettobene)

“La difficoltà più grande? Spiegare il mestiere che faccio”. Luca Barcellona ci è riuscito perfettamente la settimana scorsa nel suo intervento alla decima edizione del Festival della Mente di Sarzana, dove il calligrafo milanese ha raccontato la sua attività in quella che ha definito una “disciplina di artigianato che sconfina nell’arte”.
Scrittura elegante e regolare che pur avendo una grandissima tradizione in Italia viene difficilmente inquadrata come un mestiere vero e proprio ed è tenuta viva dal lavoro e dalla passione di veri e propri artigiani moderni come Barcellona – insegnante all’Associazione Italiana di Calligrafia-, che all’attento pubblico della manifestazione ha spiegato influenze, origini ed applicazioni della sua passione.
“Ognuno di noi ha avuto un modello di scrittura ma la generazione precedente alla mia a scuola studiava la calligrafia, mentre quando ho iniziato a frequentare grafica negli anni Novanta, iniziavano ad imperversare i pc. “Il futuro è digitale” si diceva, oggi siamo abituati a schiacciare un tasto da cui escono lettere tutte uguali ma allo stesso tempo si assiste ad un lento ma graduale ritorno all’interesse per il manuale.
La calligrafia non è nulla di vecchio  e nostalgico – ha raccontato – ma qualcosa che ci circonda. In ogni città ci sono insegne che rappresentano incredibili fonti di ispirazione, anche se i Beni Culturali non si preoccupano di conservarle e raccoglierle in un museo. Il vero problema è che i bottegai stanno sparendo e queste vengono sostituite da caratteri tipografici sempre simili, c’è omologazione della comunicazione visiva”.
Una formazione quella di Luca Barcellona che viene proprio dalla quotidianità urbana, espressa in passato con il rap – con lo pseudonimo di Lord Bean – e soprattutto con il writing, disciplina che ha caratterizzato tutto il suo lavoro: “L’esperienza dei graffiti – ha detto – mi è servita molto perché era un’attività diretta, che non si poteva studiare. Era la realizzazione di un progetto su una superficie enorme partendo da una piccola bozza. All’estero c’è il mito della calligrafia italiana ma noi abbiamo un po’ trascurato questo tipo di cultura”.

Immagine
I suoi tratti calligrafici (raccolti nel libro Take Your pleasure seriously) sono stati utilizzati per la realizzazione di logotipi ed artwork per marchi come Dolce & Gabbana, Carhartt e Nike, oltre che da artisti come Nina Zilli e Casino Royale mentre il regista Luca Guadagnino ha voluto le sue grafiche per il film “Io sono l’amore”. “Devo dire – ha rivelato – che andare al cinema e vedere i miei titoli sullo schermo è stato davvero emozionante. Il lavoro che mi ha maggiormente segnato ha riguardato invece la riproduzione di un mappamondo del Cinquecento per il museo nazionale di Zurigo. Un’opera realizzata interamente a mano, riprodotta fedelmente con i tempi e gli errori degli artigiani dell’epoca”.
Nell’era del digitale in cui anche a scuola si usa sempre meno la penna a favore di mouse, tablet e tastiere, il lettering conserva comunque la sua natura di arte che deve tenere conto dello spazio e del tempo: “59 minuti di pensiero per un minuto di azione” ha detto citando un detto giapponese. Impulso che dalla mente arriva alla mano senza filtri o ritocchi. “Ieri durante il suo intervento qui al Festival – ha ricordato Luca Barcellona – Freccero ha definito la creatività come rottura di regole o codici, io penso che però questi debbano essere conosciuti”. Estetica dunque ma anche contenuto, artistico o commerciale, da veicolare attraverso il tratto di un carattere che comunica storie ed emozioni.

(pubblicato su Cittadigenova l’1/9/13)

Lascia un commento

Archiviato in Music